Le cose che odio di te. Amico giapponese

La prima volta ci caschi. La seconda, per quanto ti impegni, pure. Ma dopo un po’ ci fai il callo. E per alcune idiosincrasie, usanze bislacche, fissazioni tipiche del popolo giapponese, cominci ad adottare pratiche contromisure. Per farla breve, ci sono una serie di cose che semplicemente, una volta che sei a spasso per Nippolandia, impari a non fare/guardare/baciare/mangiare. Soprattutto mangiare. Mentre infili in valigia venti magliette che non userai neanche questa volta e il solito paio di Vans a quadrucci, ti viene in mente ad esempio che:

- se un giapponese si porta le braccia al petto, incrociandole di scatto con le mani tese verso l’alto, non è un fan di Ultraman. È che far segno di no con la testa ai nostri amici del Sol Levante sembrava troppo semplice.

- se chiedi un’indicazione per strada, non stai chiedendo semplicemente un’indicazione. Stai stipulando un contratto con un povero tizio, che si vedrà costretto (dall’educazione, dalle regole sociali strette come le maglie di un colino, dal tuo inquietante aspetto di gaijin con le vans a quadrucci e le basette a lambire il mento) a portarti da qualche parte. Una qualsiasi. Spesso, dopo esser stato condotto a zonzo da uno sconosciuto per minuti, l’unica soluzione possibile è la fuga.

- la disoccupazione in Giappone non esiste, perché ogni negozio ha circa dodici commessi. Solo alla cassa. Uno imbusta, l’altro mette il pezzettino di scotch per chiudere la busta, il terzo solleva il pelo, il quarto lo rimette a posto. Con fare garbato.

- se entri in un posto dove servono sashimi di pesce fresco, fresco vuol dire vivo. Nel senso che sul tavolo il branzino con la panza sfilettata apre e chiude ancora la bocca come il pupazzo Rockfeller. La scena fa ridere però molto meno.

- se entri in un posto dove vendono adorabili dolcetti, magari non sono dolcetti manco per niente, ma delle robe con le sardine essiccate dentro.

- una pesca, nei grandi magazzini, va via anche a 6000 yen. Ma sa di cetriolo lo stesso.

- se entri in un ramen-ra (trad. ramenificio) e ti siedi davanti a uno studente panzone, il risucchio del brodo da parte di costui ti cospargerà di copiosi schizzi di zuppa di ramen bollente, nell’indifferenza generale di camerieri, avventori, cuochi e dello stesso studente panzone. Il risucchio vorticoso del ramen viene prima di tutto, non ci sono cazzi.

- i ristoranti italiani, in Giappone, hanno dei nomi curiosi (Bocca Buona, Pizzatolia Cosa Norra, Mano Mangio, Piza Piza). L’unica cosa italiana, in tutto il locale, sono le canzoni napoletane in sottofondo. E i prezzi.

- una volta hai visto due salaryman, gli impiegati vestiti tutti uguali e con le scarpe orrende, che parlavano in metro. Non leggevano manga, non giocavano con il telefonino, non facevano finta di dormire per non cedere il posto, non si trastullavano con qualche demenziale variante del mahjong per il DS. No, parlavano. Tra loro. Del più e del meno. Cose da matti.

- se chiedi a un giapponese se parla inglese, ti risponderà di no (iie). Se invece ti dice che lo parla solo un po’ (sukoshi), il suo inglese sarà infinitamente migliore del tuo e di quello di un sacco di gente che conosci. Gente americana e inglese.

- i nerd di Akihabara puzzano molto più di inverno.

- quando dici a dei ragazzi giapponesi di essere un itariajin, vedrai i loro occhi riempirsi di curiosità. Se lo dici a delle ragazze giapponesi, li vedrai colmarsi di sogni e cupidigia. Il giovine nipponico medio non ha mai sentito parlare di Brunetta e crede che Giorgio Armani sia il vicepresidente della Repubblica. Agli ordini di Roberto Baggio.

In foto: il pesce Rockfeller. Apre e chiude la bocca senza l'ausilio di José Luis Moreno.

TASSO DI TACHIONI:
史上最高記録

Commenti

  1. Come sono le Marlboro giapponesi, doc?

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  2. Io e Vitoiuvara ci prepariamo alla seconda discesa in terra Nipponica. La prima volta a me han traumatizzato le caramelle Kanoom-moji o come si chiamano.

    Son delle palle verdi che sembrano fatte di marzapane, le mangi aspettandoti il sapore di mandorle e invece sono ripiene di fagioli marci. Volevo uccidermi per strada ma mi si dice che non sia educato.

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  3. Informatemi per tempo, che vi do un paio di dritte di quelle pese.
    Ovviamente a prezzo da amico.

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  4. Guarda, andiamo dall'1 all'11 Aprile.
    L'anno scorso io mi son fatto Osaka, Nara, Kyoto, quest'anno Tokio e dintorni, il calendario preciso lo decidiamo dopo natale, ad ogni modo ogni dritta è apprezzata.

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  5. Non capisco l'anatomia del pesce della foto, mi sembra di guardare la foto della nipote di Fantozzi quando non sanno da che parte guardarla!

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  6. Questa cosa del sushi vivo che mi guarda mentre sta morendo mezzo squartato mi ha traumatizzato,Doc!
    Parto a fine mese per Tokio e spero infinitamente che non mi capiti O.o

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