John Wick, la recensione senza spoiler

John Wick Poster recensione
Eri parecchio scettico su questo John Wick. Pensavi che quel “Non provocarlo” sulla locandina, un respiro sotto al titolo, si riferisse allo spettatore medio reduce da troppi film con Keanu Reeves brutti come la miseria (per dirne uno). Avevi ragione ad esser diffidente, o saremo in presenza del più classico degli #einvece? Non vi resta che scoprirlo [...]

John Wick recensione
Si parte da John Wick, Keanu Reeves, che si va a schiantare in auto contro un muretto: chiaramente una metafora degli ultimi dieci anni di carriera dell’attore canadese. Riavvolgi il nastro e John Wick è un uomo apparentemente come tanti. Bella villa e gran bella macchina, certo, ma altro per la testa, alle prese com’è con il lutto per la moglie venuta a mancare da poco. Dei mafiosi russi si invaghiscono della sua auto e gliela portano via, dopo averlo pestato a sangue. Solo che, insieme a lui, hanno pestato una merda grande quanto il Kansas, perché John Wick un uomo come tanti lo è solo apparentemente, appunto...
Reeves a scuola di recitazione
Alla vigilia hai letto tutta una serie di recensioni americane che descrivevano John Wick come un film stiloso. Nei primi venti minuti di film ti sei fatto come l’idea che per “stiloso” la critica americana odierna intendesse UN’ALTRA VOLTA una pellicola tutta desaturata e con luci fredde, da filtro per Final Cut Pro X da cento dollari, tipo pubblicità della vodka. Per rappresentare la tristezza del presente e la glaciale determinazione del protagonista, in contrasto con il caldo-oro ferrero rocher dei bei ricordi con la moglie perduta. Roba da compitino a scuola di cinema, al primo anno di scuola di cinema. C’è una scena, sempre all’inizio, che dovrebbe essere toccante, ma messa lì così, affiancata alla faccia di un attore espressivo quanto un pilastro di calcestruzzo, è ad effetto zero garantito. Tipo che è più commevente il cagnolino per le faccette che fa, che il collega-uomo che si trova di fronte.
Ditto per le derapate sfogatensione da tamarro smanicato sul lungomare che condiscono l’inizio, e per il cattivo, o quantomeno il più stronzo dei cattivi, che è Alfie Allen. Un mafioso russo interpretato da un attore londinese (e già qui) che, viste le figure di palta rimediate dal suo Theon Greyjoy in Game of Thrones, ha una credibilità come villanzone più o meno di livello Alvaro Vitali su una scala da zero a pernacchia con la mano davanti alla bocca. E allora, se queste sono le premesse, funzionerà mai questo John Wick? Incredibilmente sì, funziona.
I due registi, Chad Stahelski e (il non accreditato) David Leitch, sono due ex stuntman e stunt coordinator, gente madrelingua, insomma, quando si deve parlare il linguaggio dei pugni e delle dita negli occhi. Stahelski ha citato tra le fonti d’ispirazione di questo film Il buono, il brutto e il cattivo di Leone, Senza un attimo di tregua di John Boorman e The Killer di John Who. E il tema in effetti sembra tanto quello dell’uomo solo-contro-tutti da spaghetti western o film sparacchino di Hong Kong (in fondo, cambio di guardaroba a parte, la sostanza resta la stessa), anche se per fortuna qui ci si è tenuti sul minimo sindacale in fatto di sequenze al rallentatore. Un uomo solo e di poche parole che però non è uno straniero senza nome alla Clint, ma un tipo il cui nome è al contrario conosciuto da tutti, tanto da diventare il titolo del film. Conosciuto e più che altro temuto.
Willem Dafoe, qui per dire un paio di frasi a caso e prendersi i soldi. Tra i tanti volti noti, una certa tizia che ci rimane ancora una volta malissimo e un wrestler che hai riconosciuto alla prima inquadratura dalla grandissima distanza: roba da +20 di stima tra gli amici con te al cinematografò appena è partito un primo piano 
E questa cosa, il suo nome e il timore che si porta dietro, sono l’aura di Wick, il combustibile con cui il personaggio mette su un inferno di un certo livello, pistolettando leggiadro in un’oretta e mezza di sparatutto in terza persona acrobatico. Qualcosa che dà corpo alla badassicità del personaggio prima ancora che Reeves muova un muscolo, riuscendo a supplire in parte alle sue capacità espressive da ciocco di legno e mascherando quelle corsette rigide con la testa ciondolante che fanno tanto ciccioformaggio. Il fatto di dover essere un tipo glaciale e di poche parole, più cugino del Punitore che prossimo a un Joe Hallenbeck, nonostante il caso li precipiti in situazioni simili, beh, fa il resto. Più facile di così, giusto se Reeves mandava da casa un cartonato a dimensioni naturali al posto suo.
Ian McShane, visto di recente a giggioneggiare
in Hercules: il guerriero
Magari qualche etto di spiegone in meno sul passato di Wick non avrebbe guastato, lasciando capire quello che c’era da capire senza spiattellartelo sotto il naso, preservando un po’ di mistero su questa figura silenziosa, ma sapete come funziona la sindrome da spiegone da cui è affetta Hollywood, e come ciò porti tutti a spiegare sempre tutto a tutti, tutte le volte. In compenso, questa cosa dei cattivi che hanno una paura fottuta del protagonista, alla fine funziona, dà, come dire, un ritmo da arrivano i nostri e mo’ sono volatili per diabetici al film. Stesso discorso per le monete di cioccolato della Befana usate come valuta di scambio super-segreta tipo saluto dei tagliapietre e il locale in stile Bayonetta, o per un paio di situazioni riprendi-fiato spiazzanti, come il dialogo surreale sul cane tra Wick e il padre del minchietta, miglior personaggio della pellicola. Particolari che, pur con tutte le loro incongruenze se ti fermi a rifletterci un attimo, dipingono meglio il quadro, dandogli una profondità non strettamente necessaria - e perciò apprezzabile, visto che c’hanno pensato - nei film del tipo Va’, distruggi il male, va’ come questo.
Wick, con il suo naso rotto a intervalli
Musiche più o meno tutte adatte, soprattutto quando si spinge sull’elettronica, Leguizamo con la panzetta da cinquantenne, un buon montaggio, un ritmo tirato fino alla fine e delle coreografie molto godibili per gli scambi di cortesie al piombo e gli altri numeri per gonfiare il body count (bella per l’accoltellamento a tappare). E Theon anche qui preso a pesci in faccia, chiaro: più che uno stronzo, gli fanno fare sempre il povero stronzo. Non è Drive, per quanto in almeno un paio di punti provi a farne il cosplayer senza riuscirci, intendiamoci, ma se lo inquadri per quello che è, John Wick fa il suo, e il suo è intrattenere e farti pensare Teh, ciapa, figliodellamammadeitrolldellInternet, con un ghigno in faccia.
La violenza vendicativa esagerata al cinematografò - e fortunatamente solo lì - ha sempre un che di catartico, dice. Se poi ad esercitarla non è l’ennesimo clone di Charles Bronson ma un tizio in un film che porta il suo nome e che stiloso alla fine sa esserlo davvero, e non solo per quella questione dei filtri da spot, tanto meglio. Avercene.

John Wick
recensito da DocManhattan il 2014-01-27
Rating: 3,5
41 

Commenti

  1. Visto domenica sera, piacevole sorpresa viste le aspettative sottozero. Anche se ha qualche buco nella sceneggiatura di troppo

    - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER -
    tipo i due sfigati che sorprendono a domicilio il killer n.1 al mondo... Mah!
    - FINE SPOILER - FINE SPOILER - FINE SPOILER -

    il film si lascia guardare benissimo. Dura poco (non allunga inutilmente il brodo), ha belle intuizioni (l'hotel su tutte) e le morti sono varie e divertenti. Forse la faccia di Reeves non è quella giusta ma è il male minore. Concordo con il voto del Doc.

    RispondiElimina
  2. Da quel che ne sento in giro, e che mi pare di aver letto tra le righe, è il Punisher / Max Payne che avremmo sempre voluto ma non abbiamo mai avuto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quasi. Considerando che in una scena
      SPOILER
      Beve burbon e manda giù antidolorifici
      End Spoiler
      È molto più un max payne che punitore, anche se non ha un briciolo di bullet time e john wick spara come Sam Fisher in conviction (usando le tecniche CAR)

      Elimina
    2. Spettacolo!...fo**iti Mark Whalberg in trip (caso strano, un'altro con l'espressività del blocco di calcestruzzo)

      Elimina
    3. Anch'io ho pensato al buon Max vedendo il film.

      Elimina
  3. Oddio, personalmente, questi film - quando sono fatti in maniera quantomeno decente - mi piacciono. Il loro dovere da intrattenitore/imbonitore per il tempo libero lo fanno. Solo che però, ogni qualvolta leggo il nome "keanu Reeves" mi parte un brivido sulla schiena; tipo presagio nefasto. A dirla tutta, mi intrigava questa spinta sul genere heroic bloodshed intuita dai trailer, ma avevo paura che fosse A) solo una mia impressione. B) che fosse solo una boa persa in un mare di minchiate all'americana. Tanto per strizzare l'occhio a John Woo e Johnnie To. Ma a questo punto, Doc, se almeno lo ritieni decente per passare un po' di tempo a cuor leggero, caso mai sto fine settimana mi armo di buoni propositi e vado a vederlo.

    RispondiElimina
  4. Se riesco stasera vado a vederlo, vediamo se mi tiro dietro anche Blulight e Drakkan!

    RispondiElimina
  5. Ma tipo, solo io leggendo Keanu Reeves ho pensato: l'attore perfetto per un film così?
    Vedo tanta gente pervenuta xd

    RispondiElimina
  6. Eddajeeee!
    Domani me lo vado a godere e grazie alla tua rece vado ancora più fiducioso.

    RispondiElimina
  7. L'ho visto venerdi e mi e' piaciuto, al netto della trama per la quale siamo al minimo sindacale, ma in un film in cui il motto del personaggio e' "vado, uccido tutti e torno", direi che non ha molta importanza.
    mi hanno deluso un po' le coreografie, da un regista del mestiere mi aspettavo molto di piu'.
    Comunque il mio giudizio e' positivo, mi e' piaciuto molto il


    SPOILER

    reset che John Wick fa alla fine, prende un altro cane e fa finta che gli ultimi giorni non ci siano stati. Segno che l'uomo e' ormai andato e cerca di aggrapparsi a qualsiasi cosa pur di non essere solo la macchina assassina che e'

    END SPOILER

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto una cosa interessante sulle coreografie. Sono volutamente "normali" e realistiche (come se succedesse o potesse succedere veramente). I due registi, essendo del mestiere, hanno preferito fare una cosa meno esagerata in stile videogame per rendere, per quanto possibile, John Wick più reale.
      Però può essere anche una scusa per coprire Reeves che non è più atletico come in Point Break... :-P

      Elimina
    2. Ho letto una cosa interessante sulle coreografie. Sono volutamente "normali" e realistiche (come se succedesse o potesse succedere veramente). I due registi, essendo del mestiere, hanno preferito fare una cosa meno esagerata in stile videogame per rendere, per quanto possibile, John Wick più reale.
      Però può essere anche una scusa per coprire Reeves che non è più atletico come in Point Break... :-P

      Elimina
    3. Si, secondo me hai ragione su entrambe le osservazioni. mi e' piaciuto la scelta di inquadrature piu' leggibili, perche' quelle super accelerate mi hanno stancato, e' che Reeves mi e' proprio sembrato imbolsito!

      Elimina
  8. Volato via veloce, belle ambientazioni, cast azzeccato, ottime scene d'azione.
    Peccato il poco spazio lasciato a Bridget Regan (barista nel film, già vista in White Collar e Legend of the Seeker...l'adoro!)

    RispondiElimina
  9. Ma quando è che Reeves tornerà a fare film degni di nota ? Voglio dire anche questo pur piacevole e scorrevole resta un prodotto "inferiore" .Io dell'ultimo film decente ne ho perse le tracce

    RispondiElimina
  10. "tipo saluto dei tagliapietre": mitico Doc :-)
    http://www.humorsoffice.com/images/2012/11/homer-stonecutters-handshake.gif

    RispondiElimina
  11. L'ho visto in inglese e devo dire che il film non è male. Credo che se uno vuole a vedere un film in cui cerca azione veritiera e non in stile videogame, va più che bene. SPOILER: Poi tutta la trovata del Hotel pieno di assassini che pagano in cioccolatini dorati fa molto setta underground. I ripulitori poi sono stati esilaranti nella loro perfezione. FINE SPOILER.
    Sul fatto che poi molti dicono che Reeves sia un attore fallito, credo sia una gran cassata. Attori coma Cuba Jooding J. sono falliti(non ho niente di male contro di lui).

    RispondiElimina
  12. Visto domenica e devo dire che mi è piaciuto parecchio :D quattro Presidentesse gliele rifilerei più che tranquillamente! Mi è piaciuto anche Reeves che stranamente lo trovo azzeccato per il ruolo di John Wick.

    Le atmosfere da lega degli assassini con le proprie leggi ed ecosistema mi ha fatto rimpiangere l'mmo The Agency che Sony non ha più portato avanti. IMHO sarebbe potuto diventare veramente qualcosa di ficco

    RispondiElimina
  13. Visto domenica e devo dire che mi è piaciuto parecchio :D quattro Presidentesse gliele rifilerei più che tranquillamente! Mi è piaciuto anche Reeves che stranamente lo trovo azzeccato per il ruolo di John Wick.

    Le atmosfere da lega degli assassini con le proprie leggi ed ecosistema mi ha fatto rimpiangere l'mmo The Agency che Sony non ha più portato avanti. IMHO sarebbe potuto diventare veramente qualcosa di ficco

    RispondiElimina
  14. Grazie Doc. Anche per aver nominato Drive, che me l'ero perso per strada (hahaha "per strada"... mi sento Ortolani nelle vignette a fine albo).

    RispondiElimina
  15. Ma perchè Keanu Reeves sembra Nicole Minetti con la barba? Misteri della chirurgia estetica...

    RispondiElimina
  16. Che ci crediate o no, di questo film non ne sapevo nemmeno l'esistenza... Me lo guarderò, melo... :)

    RispondiElimina
  17. A me piace Alvaro Vitali. Keanu Reeves mi fa cacare. Sono in controtendenza.

    RispondiElimina
  18. Vedere tante facce note in ruoli marginali ormai è la normalità, i caratteristi si stanno estinguendo.
    In generale sono molto d’accordo con l’ultima parola del commento: Avercene, avercene davvero di film come “John Wick”. Sarà il film con cui Keeanu farà cambiare l’andamento dei MEME su di lui…oppure ne genererà altri nuovi.

    Se può interessate, trovate il mio commento qui:
    http://labaravolante.blogspot.de/2015/01/john-wick-cani-e-padroni-di-cani.html

    Cheers!

    RispondiElimina
  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  20. Doc, se avessi saputo che avrei pubblicato la recensione in sincrono con te infilandomi in un clamoroso autogol da deficit di lettori giuro che avrei programmato Fantozzi XDXD

    Scherzi a parte, me lo sono goduto tutto questo John Wick. Zamarro, a tratti interessante (parlo dei momenti dedicati al Continental, a cui dedicherei perlomeno uno spin-off), con degli attori sottoutilizzati ma comunque in parte e una dose di sfacciata cafonaggine che gli fa perdonare tutto. Sì, anche la monoespressività di un Keanu che, a 50 anni, fa ancora la sua porca figura.

    RispondiElimina
  21. Me lo aspettavo nella categoria Poppicorni Muviz

    RispondiElimina
  22. Visto Sabato : film piacevole che scorre velocemente, che annebbia le perplessità che nascono durante le varie sparatorie. "Universo" in cui si muove il protagonista, personaggi carismatici (papà del cretino russo, padrone del locale e portiere su tutti) e coreografie, fanno il loro lavoro molto bene. E comunque è una figata vedere quanto i temuti e cattivi russi hanno paura di lui fin dall'inizio. 4 presidentesse gliele avrei date pure 7o, nonostante ci sia l'espressività tiepida di Reeves che non fa decollare completamente il film.

    RispondiElimina
  23. giusto notare che il bressler buttafuori diversi anni fa era Odino nel pezzenterrimo Almighty Thor :D

    RispondiElimina
  24. Un momento di riscatto per Reeves ? Speriamo, ma un nuovo Giustiziere della Notte me lo provo, magari sono un paio d'ore spensierate :-)

    RispondiElimina
  25. Ogni volta che leggo le tue recensioni penso che sarebbero molto più divertenti con gli spoiler... dovresti farne una versione 2.0 dopo la prima, dove esplichi quello che ora puoi solo accennare... ;)

    RispondiElimina
  26. Preso atto del fatto che Neo ha una barba davvero dimmerda, ma anche del fatto che alla gente non gli spara e non la picchia ma proprio gli stra-spara e la stra-picchia... MA PERCHE' TUTTI I FILM D'AZIONE NON SONO COSI'???
    Insomma a me è piaciuto.

    RispondiElimina
  27. Visto ieri sera, mi è piaciuto molto.
    Bella regia, belle musiche (molto) e sopratutto sono contento di aver ritrovato Keanu R. in spendida forma. Di più ne voglio di di più di film cosi!!!

    RispondiElimina
  28. Prima o poi l'action US dal 1990 ad oggi dirà grazie ai Joh Woo, i Johnnie To, i Ringo Lam,...

    RispondiElimina
  29. Ottimo action vecchia scuola 2.0. Omicidi stilosi a go-go, niente parkinson cam, bella collona sonora, GRANITICHE motivazioni per la vendetta. Promosso a pieni voti. Unico le coloratissime scritte in sovraimpressione per fare stiloso.
    Bello trovare di queste sorprese al cinema.

    RispondiElimina
  30. Gran ficata, senza se e senza ma.
    Tra l'altro, devo aver riconosciuto anche io il wrestler, ma ora l'alcool non mi fa ricordare chi fosse.

    RispondiElimina
  31. Visto (con mostruosissimo ritardo) ieri, gli darei quattro presidentesse per regia, fotografia e musiche, ma due per sceneggiatura e recitazione, senza contare che ...

    SPOILER ON
    decide di accidere tutti perché gli ammazzano il cane ... e tutti lo conoscono, tutti se la fanno addosso anche solo a sentire il suo nome, tranne OVVIAMENTE il figlio del super villanzone ...
    SPOILER OFF

    Dai Doc, obiettivamente è una piacevole meeenchiata, da guardare una volta e ciao.

    RispondiElimina

Posta un commento

Metti la spunta a "Inviami notifiche"per essere avvertito via email di nuovi commenti. Info sulla Privacy