Chi è senza peccato spari la prima pietra miliare (Una serata con gli spara-spara Milestone per DC)

Metti una sera a cena. Anzi, poco dopo. Metti che tua moglie è in giro per l'Urbe assieme alla madre, e tu, due sofficini pomodoro e formaggio pronti in soli cinquantasette minuti ancora semicongelati sullo stomaco, non sai che fare. Metti allora che riattacchi il Dreamcast al Trinitron delle grandi retroccasioni, e ti decidi una buona volta a provare quella pila di shooter nippi che stan lì a prender polvere. Che questa cosa del pagare un botto per sti giochi vecchi e poi non avere tempo e soprattutto voglia per giocarli l'è un gran brutto vizio, diciamolo. Comunque, primo della lista: Chaos Field (カオスフィールド o Kaosufiirudo). Ora, gli spara-spara si dividono ormai in due grandi famiglie. Ci sono quelli che conservano un minimo di amore per il realismo e financo un attimo di decoro, e ti piazzano in genere in un bell'elicotterino da due lire contrapposto a corazzate giganti, carri armati giganti, bombardieri giganti, cazzate di Brocchieri giganti. Insomma, a un sacco di roba bella grossa e fastidiosa. Quei giochi lì, come Zero Gunner 2 e Under Defeat, ti piacciono un casino. Poi c'è la famiglia che abita l'altro lato della strada, quella del casinismo spinto di Cave e compagni di merende. Un club, del quale Milestone è membro onorario, fatto di muri di pallette colorate, armi più colorate, nemici ancora più colorati. Che la vernice spray, una volta che hai costruito un toporagno meccanico rotante alto venti piani, costa davvero un'inezia. Bene, Chaos Field si adagia nel solco scavato, a colpi di laser, da questa tipologia di titoli, sposando per giunta la filosofia del Boss Fest alla Radiant Silvergun: un boss via l'altro fino alla fine. Due palle.
Passiamo avanti: Radirgy e Karous sono due gemelli diversi. E a loro modo egualmente brutti. Radirgy (
ラジルギ o Rajirugi, noto anche come Radilgy, Radio Allergy o "quello con la tizia con gli occhiali") è questo sparatutto caratterizzato a) dalla grafica in cel shading e b) dalla copertina con, appunto, una tizia con gli occhiali (oggetto per una qualche ragione di apposita perversione tra i nippi. Che nelle robe zozze mettono sempre la tettona bionda, la tettona bionda con i capelli corti, la tettona bionda virante al platino e una tizia cessa con gli occhialetti tondi). Tra nuvolette da cartone animato che dovrebbero rappresentare le esplosioni, e nemici che non riescono né a mettere apprensione né a cavarti un sorriso come quelli di un Parodius qualsiasi, il risultato di questo matrimonio tra cel shading e sparatutto verticale può dirsi riuscito quanto l'idea di spedire due pornostar nel braccio della morte di San Quintino con la speranza di vederle venirne fuori tutte intere. Tanto colore per nulla.
Karous (
カラス o karasu, che vuol dire "corvo". E questo spiegherebbe tutte quelle cacchio di penne che spuntano ovunque) è questo sparatutto caratterizzato a) dalla grafica in cel shading uguale a quella di Radirgy ma con meno colore, e b) dal fatto di essere l'ultimo gioco ufficiale uscito per Dreamcast. Almeno per ora.
Prendi la monotonia di Radirgy, abbassi ulteriormente il tasso di sfida, butti via il colore e riempi lo schermo di nemici tutti grigi e marroni. Rivuoi fortissimamente i tuoi eroici elicotterini da due lire.


In foto, Karous. Da notare anche qui la presenza di inquietanti tipe con gli occhialetti tondi. Quella custodia fuori standard ti incasina di brutto la collezione, peraltro.

Commenti

  1. mi piaciono gli shoters ma non sono assolutamente bravo ad essi.
    Doc, anche a me piaciono e mi fanno LETTERALMENTE GASARE quelli con aerei da guerra, e quelli con navicelle spaziali ma i giochi MILLEPROIETTILIDIHOKUTO li apprezzo ma risultano dannatamente dei livelli sotto.
    Che poi per riempire lo schermo, bastava già un Aero Fighters oppure un 1942 e 1943..
    crj

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