Una lacrima sul video (tre candeline rosse e un mattone grigio)

Siccome oggi ricorreva l'anniversario della tua venuta al mondo, siccome tra un po' è Natale, siccome hai mille giochi da provare e insolitamente un po' di tempo per farlo, siccome suole ornare ella si appresta dimani al dì di festa il petto e il crine, il tuo 360 ha pensato ieri sera di festeggiare accedendo le sue tre candeline rosse e tirando immantinente le cuoia. Le potenti maledizioni vudù dei colleghi già svampati e invidiosi, le forze del male e gli juventini (tre categorie inquietantemente incarnate dallo stesso soggetto, in azienda) avevano infine colpito. Con l'incazzatura tipica di chi sa che, con le feste nel mezzo, per poter rimetter mano a quella maledetta console ci vorranno due mesi, hai diretto stamattina alla voltadel lavoro come il neotrentaduenne più incazzato dell'intero continente. Ma le cattive notizie non si erano ancora esaurite, nossignore: il Saturn jappo grigio, nonostante i reiterati tentativi di rianimazione a chassis aperto, ti viene detto da chi l'ha preso in cura, non ne vuole proprio sapere di accendersi. Alimentazione andata, ciao-ciao, sayonara.
E allora pensi al fine settimana che avevi già pensato di immolare sull'altarino del videoludismo più egoista, alla pila di giochi e retrogiochi che contavi di smaltire, all'ICI ancora da pagare, all'altro Saturn jappo (bianco) che doveva essere la tua ancora di salvezza. Ma che i maledetti postini, con la loro lobby potentissima e ubiqua, tengono in ostaggio ormai da tempo immemore.
E allora di tornare a casa, a mangiare una fetta di torta alla crema con i parenti e sorridere al venticinquesimo maglioncino marrone che ti viene regalato, non ti va più tanto mica.

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